Cristiani in Corea
La chiesa coreana è l’unico esempio di evangelizzazione partita non da missionari religiosi ma da semplici uomini di cultura autoctoni, e il ruolo svolto dai laici coreani non ha eguali.
Dalla fine del diciottesimo secolo, poi, il cattolicesimo trovò terreno fertile soprattutto tra le classi meno abbienti e le categorie più indifese (donne e contadini) alle quali il cristianesimo riservava un trattamento egualitario.
Tutto ciò finiva per rompere i rigidi schemi di casta della società del tempo, per cui il cristianesimo entrò immediatamente in conflitto con le autorità: da qui una lunga serie di persecuzioni che portarono alla tortura e all’uccisione di migliaia di martiri.
Oggi il cattolicesimo in Corea sta vivendo un periodo di grande fertilità, e la visita di papa Francesco è motivo di grande gioia e nuovo fervore.
CRISTIAN MARTINI GRIMALDI, laureato in storia contemporanea, vive tra Seoul, Fukuoka e Roma. Ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti, in Inghilterra, Cina, India, Giappone, Corea. Ha pubblicato «Ero Bergoglio, sono Francesco. Il primo reportage sul Papa dalla fine del mondo» (Marsilio, 2013). Scrive per «L’Osservatore Romano» e per l’inserto mensile «Donne Chiesa Mondo».
Quarta di copertina
La chiesa coreana è l’unico esempio di evangelizzazione partita non da missionari religiosi ma da semplici uomini di cultura autoctoni, e il ruolo svolto dai laici coreani non ha eguali.
Dalla fine del diciottesimo secolo, poi, il cattolicesimo trovò terreno fertile soprattutto tra le classi meno abbienti e le categorie più indifese (donne e contadini) alle quali il cristianesimo riservava un trattamento egualitario.
Tutto ciò finiva per rompere i rigidi schemi di casta della società del tempo, per cui il cristianesimo entrò immediatamente in conflitto con le autorità: da qui una lunga serie di persecuzioni che portarono alla tortura e all’uccisione di migliaia di martiri.
Oggi il cattolicesimo in Corea sta vivendo un periodo di grande fertilità, e la visita di papa Francesco è motivo di grande gioia e nuovo fervore.
Cristiani in Corea