Libri sapienziali
L’urgente bisogno di dialogo e di senso dell’uomo moderno spiega il crescente e molteplice interesse per i libri sapienziali (Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide e Sapienza) un tempo «cenerentola» degli studi biblici, ritenuti letteratura inferiore.
La sapienza biblica è «un’offerta di senso» all’esistenza dell’uomo, alla sua storia e al mondo in cui vive, un’offerta fatta soprattutto attraverso il dialogo.
La sapienza biblica, ben lungi dall’essere erudizione, è dunque indagine e comprensione profonda e «saporosa» dell’esistenza.
MICHELANGELO PRIOTTO, sacerdote della diocesi di Saluzzo (CN) e biblista.
Contributi di: Giuseppe Bellia, Francesco Bianchi, Nuria Calduch-Benages, Gianluigi Corti, Vittoria D’Alario, Claudio Doglio, Andrea Fontana, Roberto Fornara, Maurice Gilbert, Annalisa Guida, Tiziano Lorenzin, Maria Rita Marenco Bovone, Luca Mazzinghi, Marcello Milani, Antonino Minissale, Angelo Passaro, Michelangelo Priotto, Patrizio Rota Scalabrini, Donatella Scaiola, Lucio Sembrano, Cristina Termini, Gianni Trabacchin, Rosanna Virgili Dal Prà, Marco Zappella.
Quarta di copertina
L’urgente bisogno di dialogo e di senso dell’uomo moderno spiega il crescente e molteplice interesse per i libri sapienziali (Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide e Sapienza) un tempo «cenerentola» degli studi biblici, ritenuti letteratura inferiore.
La sapienza biblica è «un’offerta di senso» all’esistenza dell’uomo, alla sua storia e al mondo in cui vive, un’offerta fatta soprattutto attraverso il dialogo.
La sapienza biblica, ben lungi dall’essere erudizione, è dunque indagine e comprensione profonda e «saporosa» dell’esistenza.
Libri sapienziali