Gesù e il cristianesimo
Il primo secolo a Gerusalemme
Un autorevole saggio sulle vicende della prima comunità giudeo-cristiana di Gerusalemme, poco conosciuta e solo da qualche tempo oggetto di studio. Ebbe vita breve: dal 33 al 135 e la sua memoria, custodita solo negli Atti degli Apostoli, merita di essere rinvigorita grazie alle nuove conoscenze archeologiche e letterarie.
ELIZABETH MCNAMER è assistant professor di studi religiosi al Rocky Mountain College a Billings (Montana, USA), per 14 anni ha diretto il progetto di scavi a Betsaida e collabora regolarmente al progetto Scripture from Scratch, un audiovideo di introduzione allo studio della Bibbia.
BARGIL PIXNER (1921-2002), monaco benedettino di origine italiana, appartenente all’Abbazia della Dormizione di Gerusalemme, ha svolto per più di 25 anni un’intensa attività archeologica in Galilea e a Gerusalemme ed è stato una guida assai stimata dai pellegrini di Terra Santa. Ha pubblicato numerose opere in varie lingue per far conoscere i luoghi dove Gesù è vissuto e che sono giustamente definiti come un «Quinto Vangelo».
Quarta di copertina
La prima comunità giudeo-cristiana di Gerusalemme, la madre di tutte le chiese, ebbe vita breve: dal 33, data tradizionale della morte di Gesù, al 135, anno della definitiva distruzione di Gerusalemme per mano dei romani.
Solo da qualche tempo i ricercatori hanno cominciato a studiarne l’evoluzione storica. Grazie alle ricerche di Bargil Pixner qui presentate con cura da Elizabeth McNamer, è ora possibile localizzare il quartiere di Gerusalemme (il Monte Sion cristiano) dove vivevano i primi cristiani, tutti provenienti dall’ebraismo e in contatto con gli esseni.
I primi cristiani di origine ebraica scomparvero dopo il 135. La loro memoria, custodita solo nei brevi accenni degli Atti degli Apostoli, merita di essere rinvigorita dalle nuove conoscenze archeologiche e letterarie che vengono qui magnificamente illustrate e documentate.
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