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I Francescani e la costruzione di uno Stato
Autore
Argomento Editrici Francescane
Collana Fonti e ricerche, 20
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura plastificata lucida
Dimensioni 17,0 x 24,0
Pagine 336
Pubblicazione 04/2006
Numero edizione 1
ISBN 9788881350148
 

I Francescani e la costruzione di uno Stato

Linguaggi politici, valori identitari, progetti di governo in area catalano-aragonese

Nello spazio geo-politico mediterraneo della Corona catalano-aragonese, tra il Due e Quattrocento, opera una folta schiera di esponenti francescani. È un'autentica élite itinerante che contribuisce alla costruzione e al rafforzamento di quella comunità politica, divenendo parte integrante della sua classe dirigente. Gli esponenti del francescanesimo che si muovono tra Valencia e Palermo sviluppano un arsenale lessicale con il quale forgiano una serie di discorsi comunitari definenti paradigmi etico-politici, economici e identitari di notevole interesse. Con le loro parole essi costruiscono valori, norme e istituzioni. Il tutto a partire da un patrimonio linguistico e valoriale che rinvia direttamente al «codice francescano» costituito da parole-chiave quali paupertas, caritas, humilitas. Nei loro discorsi affrontano nodi centrali del «farsi comunitario»: l'inclusività e l'appartenenza, l'esclusione e il riconoscimento, la legittimità e l'agibilità del mercato delle merci e del denaro.
Autore
Argomento Editrici Francescane
Collana Fonti e ricerche, 20
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura plastificata lucida
Dimensioni 17,0 x 24,0
Pagine 336
Pubblicazione 04/2006
Numero edizione 1
ISBN 9788881350148
 
PAOLO EVANGELISTI, laureato in storia presso l'Università di Trieste, partecipa dal 2000 a gruppi e programmi di ricerca interuniversitari. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo «Fidenzio da Padova e la letteratura crociato-missionaria minoritica. Strategie e modelli francescani per il dominio (XIII-XV secolo)», Bologna 1998.

Quarta di copertina

Nello spazio geo-politico mediterraneo della Corona catalano-aragonese, tra il Due e Quattrocento, opera una folta schiera di esponenti francescani. È un'autentica élite itinerante che contribuisce alla costruzione e al rafforzamento di quella comunità politica, divenendo parte integrante della sua classe dirigente. Gli esponenti del francescanesimo che si muovono tra Valencia e Palermo sviluppano un arsenale lessicale con il quale forgiano una serie di discorsi comunitari definenti paradigmi etico-politici, economici e identitari di notevole interesse. Con le loro parole essi costruiscono valori, norme e istituzioni. Il tutto a partire da un patrimonio linguistico e valoriale che rinvia direttamente al «codice francescano» costituito da parole-chiave quali paupertas, caritas, humilitas. Nei loro discorsi affrontano nodi centrali del «farsi comunitario»: l'inclusività e l'appartenenza, l'esclusione e il riconoscimento, la legittimità e l'agibilità del mercato delle merci e del denaro.

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