La coscienza in dialogo
Un approccio interdisciplinare
Fino a che punto è lecito operare per educare, o formare, la coscienza morale?
È possibile realizzare tale processo formativo nel contesto attuale?
Quale impatto – ma anche quali opportunità – presenta la sensibilità post-moderna sulla formazione della coscienza nostra e delle giovani generazioni?
Quale idea di coscienza deve avere chi si occupa di educazione e in che misura gli è consentito agire entro questo fondamentale e personalissimo processo formativo?
Le riflessioni di quattro docenti dello Studio teologico interdiocesano offrono a un pubblico più ampio la possibilità di avviare un dialogo interdisciplinare su questo tema.
MICHELE MARCATO, presbitero della diocesi di Treviso, è docente di esegesi e teologia biblica presso lo Studio teologico interdiocesano e l’ISSR di Treviso – Vittorio Veneto. Ha pubblicato Qual è la volontà di Dio? (Rm 12,2b). Il discernimento cristiano nella lettera ai Romani (EDB, Bologna 2012) e curato Scriptura sacra cum legentibus crescit. Scritti in onore di Antonio Marangon nel suo 80° compleanno (EMP/Facoltà teologica del Triveneto, Padova 2012).
Contributi di: Lorenzo Biagi, Stefano Didonè, Giuseppe Mazzocato, Donato Pavone.
Quarta di copertina
Fino a che punto è lecito operare per educare, o formare, la coscienza morale?
È possibile realizzare tale processo formativo nel contesto attuale?
Quale impatto – ma anche quali opportunità – presenta la sensibilità post-moderna sulla formazione della coscienza nostra e delle giovani generazioni?
Quale idea di coscienza deve avere chi si occupa di educazione e in che misura gli è consentito agire entro questo fondamentale e personalissimo processo formativo?
Le riflessioni di quattro docenti dello Studio teologico interdiocesano offrono a un pubblico più ampio la possibilità di avviare un dialogo interdisciplinare su questo tema.
La coscienza in dialogo