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La liminalità del rito
Curatore
Argomento Liturgia
Collana Caro salutis cardo/contributi, 28
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura plastificata lucida
Dimensioni 14,0 x 21,0
Pagine 344
Pubblicazione 03/2014
Numero edizione 1
ISBN 9788825037333
 

La liminalità del rito

La tesi avvalorata in questo volume è che l’accesso a ciò che trascende l’essere umano si configura come «modalità liminale» di organizzare la vita umana. La soglia e l’interruzione, l’abbandono e il passaggio, sono aperture a ciò che è «al di là» della vita quotidiana costruite con il materiale della vita quotidiana stessa. La liminalità rituale è contrapposizione e composizione, rottura e intreccio, desiderio e nostalgia. Nella prima parte del libro si offrono indagini antropologiche e fenomenologiche sugli aspetti più generali della liminalità religiosa e rituale. Nella seconda parte l’attenzione è rivolta alla tradizione cristiana, con approcci di tipo biblico, liturgico e teologico alla liminalità e all’iniziazione. Nella terza parte si accostano alcuni linguaggi liminali del rito come lo spazio e la musica. Infine si considera il ruolo della liminalità rituale nel confronto del cristianesimo con altri mondi religiosi.
Curatore
Argomento Liturgia
Collana Caro salutis cardo/contributi, 28
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura plastificata lucida
Dimensioni 14,0 x 21,0
Pagine 344
Pubblicazione 03/2014
Numero edizione 1
ISBN 9788825037333
 
GIORGIO BONACCORSO, specializzato in teologia liturgica, si occupa dei riti religiosi e cristiani con particolare attenzione all’aspetto antropologico. Docente presso l’Istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina (Padova) e altri istituti teologici, collabora con alcune riviste e associazioni. Tra le sue pubblicazioni più recenti: La liturgia e la fede. La teologia e l’antropologia del rito (EMP 2010); L’estetica del rito. Sentire Dio nell’arte (San Paolo 2013); Il rito e l’altro. La liturgia come tempo, linguaggio e azione (LEV, 2012).

Quarta di copertina

La tesi avvalorata in questo volume è che l’accesso a ciò che trascende l’essere umano si configura come «modalità liminale» di organizzare la vita umana. La soglia e l’interruzione, l’abbandono e il passaggio, sono aperture a ciò che è «al di là» della vita quotidiana costruite con il materiale della vita quotidiana stessa. La liminalità rituale è contrapposizione e composizione, rottura e intreccio, desiderio e nostalgia. Nella prima parte del libro si offrono indagini antropologiche e fenomenologiche sugli aspetti più generali della liminalità religiosa e rituale. Nella seconda parte l’attenzione è rivolta alla tradizione cristiana, con approcci di tipo biblico, liturgico e teologico alla liminalità e all’iniziazione. Nella terza parte si accostano alcuni linguaggi liminali del rito come lo spazio e la musica. Infine si considera il ruolo della liminalità rituale nel confronto del cristianesimo con altri mondi religiosi.

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