Antonio di Padova
Le spighe dimenticate
Nel Prologo dei suoi Sermoni, sant’Antonio paragona il proprio lavoro a quello di Rut, la Moabita, che andava spigolando dietro ai mietitori nel campo di Booz.
È maturata perciò l’idea di raccogliere, proprio come la spigolatrice, le espressioni più significative, spesso nascoste come pietre preziose, all’interno dei vari Sermoni, e di distribuirle lungo i giorni dell’anno, in modo da favorire il lettore desideroso di accostarsi alla viva voce di Antonio.
Un pensiero al giorno, poche righe, ma intonate alla ricorrenza liturgica del calendario: sono come un invito a orientare tutta la vita verso Dio.
GIORDANO TOLLARDO, francescano minore conventuale, collabora da anni con le Edizioni Messaggero. Ha tradotto in italiano, dal latino medioevale, i Sermoni di sant’Antonio. Ha curato diverse pubblicazioni, sempre di carattere antoniano.
Quarta di copertina
Nel Prologo dei suoi Sermoni, sant’Antonio paragona il proprio lavoro a quello di Rut, la Moabita, che andava spigolando dietro ai mietitori nel campo di Booz.
È maturata perciò l’idea di raccogliere, proprio come la spigolatrice, le espressioni più significative, spesso nascoste come pietre preziose, all’interno dei vari Sermoni, e di distribuirle lungo i giorni dell’anno, in modo da favorire il lettore desideroso di accostarsi alla viva voce di Antonio.
Un pensiero al giorno, poche righe, ma intonate alla ricorrenza liturgica del calendario: sono come un invito a orientare tutta la vita verso Dio.
Antonio di Padova