Perché andare a messa?
con la collaborazione di Jean-Hugo Tisin e Emmanuel Pisani
Come si fa a essere credenti non praticanti? Possiamo essere innamorati senza compiere gesti d’amore, o sportivi senza praticare uno sport? Fede e pratica religiosa non sono forse inseparabili?
Denis La Balme, filosofo, e Alain Quilici, domenicano, illustrano come il «credere senza praticare» sia un atteggiamento apparso dapprima nel pensiero filosofico e si sia poi ampiamente diffuso fino a oggi.
Questo libro è più di una riflessione su un argomento di attualità perché conduce verso l’essenziale e sottolinea l’importanza e la forza straordinaria che i cristiani possono trovare nella pratica della loro fede.
ALAIN QUILICI (1936), domenicano, è stato più volte priore del Convento di Tolosa, per quindici anni parroco di Rangueil, maestro dei novizi e insegnante di liceo. Svolge la sua attività di accompagnamento spirituale, preparazione dei fidanzati al matrimonio e predicazione. Anima i ritiri spirituali e ha scritto una dozzina di libri di cui tre tradotti in italiano: Fidanzamento. Una promessa d’amore (Abbazia di Sant’Antimo 1999), Timore di Dio e paura del diavolo (Elledici 2002), Gesù, vieni a casa mia (Elledici 2011).
DENIS LA BALME, sposato, padre di due figli, è professore di filosofia e insegnante (a Versailles). È attivo nell’ambito scolastico e della pastorale e tiene corsi di teologia e conferenze.
Quarta di copertina
Come si fa a essere credenti non praticanti? Possiamo essere innamorati senza compiere gesti d’amore, o sportivi senza praticare uno sport? Fede e pratica religiosa non sono forse inseparabili?
Denis La Balme, filosofo, e Alain Quilici, domenicano, illustrano come il «credere senza praticare» sia un atteggiamento apparso dapprima nel pensiero filosofico e si sia poi ampiamente diffuso fino a oggi.
Questo libro è più di una riflessione su un argomento di attualità perché conduce verso l’essenziale e sottolinea l’importanza e la forza straordinaria che i cristiani possono trovare nella pratica della loro fede.
Perché andare a messa?