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Narrare la vocazione ai giovani

Narrare la vocazione ai giovani

Lo stile di Giovanni Paolo II

Come narrare la vocazione ai giovani di oggi? A partire da nove atteggiamenti che qualificano uno stile relazionale “ospitale”. Si può riassumere così l’intuizione di fondo di questo libro che nasce dall’analisi dello stile di Giovanni Paolo II che del rapporto con i giovani e dell’annuncio della vocazione è stato maestro. Stima, fiducia, ascolto, empatia, autenticità, coraggio, interezza, gioia, gratitudine emergono con evidenza dal suo magistero, rivelando la duplice qualità di “narrare” la vocazione e di leggere la propria vita in ottica vocazionale.
Giovanni MOLON (1977) è presbitero della diocesi di Padova dal 2010. Presso la Pontificia Università Gregoriana ha conseguito il diploma per formatori al sacerdozio (CIFS, 2011), la licenza (Istituto di spiritualità, 2012) e il dottorato in teologia spirituale (2019), difendendo il presente lavoro di tesi. Dal 2012 svolge servizio nel seminario maggiore di Padova. È stato educatore e animatore vocazionale. Attualmente ricopre l’incarico di padre spirituale.

Quarta di copertina

Come narrare la vocazione ai giovani di oggi? A partire da nove atteggiamenti che qualificano uno stile relazionale “ospitale”. Si può riassumere così l’intuizione di fondo di questo libro che nasce dall’analisi dello stile di Giovanni Paolo II che del rapporto con i giovani e dell’annuncio della vocazione è stato maestro. Stima, fiducia, ascolto, empatia, autenticità, coraggio, interezza, gioia, gratitudine emergono con evidenza dal suo magistero, rivelando la duplice qualità di “narrare” la vocazione e di leggere la propria vita in ottica vocazionale.

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