Il primo cinquantennio dell'Azione cattolica vicentina
Dalla protesta alla proposta
Il volume descrive le vicende dei cattolici vicentini del secolo XIX: tempi non facili per i cattolici, quelli che a Monte Berico, nel gennaio 1869, videro la nascita dell’Azione cattolica vicentina. In quegli anni la cristianità italiana si sentiva quasi soffocata dal liberalismo dominante, così da ritenersi in stato d’assedio. Si registrarono scontri all’interno del mondo ecclesiale, diviso tra fedeli intransigenti e fedeli «conciliatoristi», contrasti che cessarono solo nel 1911 con la venuta del vescovo mons. Ferdinando Rodolfi.
MARIANO NARDELLO, già docente di Lettere presso il Liceo scientifico «N. Tron» di Schio (1966-2005), è ora direttore della Biblioteca e conservatore dell’Archivio dell’Accademia Olimpica di Vicenza.
Ha condotto le sue ricerche soprattutto sulla storia vicentina dell’età contemporanea.
Collabora con varie riviste «Archivio Veneto», «Ricerche di storia sociale e religiosa», «Odeo Olimpico», «Rivista di storia della Chiesa in Italia», «Rassegna storica del Risorgimento», «Annali della Fondazione Mariano Rumor».
Quarta di copertina
Il volume descrive le vicende dei cattolici vicentini del secolo XIX: tempi non facili per i cattolici, quelli che a Monte Berico, nel gennaio 1869, videro la nascita dell’Azione cattolica vicentina. In quegli anni la cristianità italiana si sentiva quasi soffocata dal liberalismo dominante, così da ritenersi in stato d’assedio. Si registrarono scontri all’interno del mondo ecclesiale, diviso tra fedeli intransigenti e fedeli «conciliatoristi», contrasti che cessarono solo nel 1911 con la venuta del vescovo mons. Ferdinando Rodolfi.
Il primo cinquantennio dell'Azione cattolica vicentina