Ospitalità
Ospitalità: una pratica che, secondo gli antropologi, compare fin dal sorgere delle prime civiltà.
La figura dell’ospite è una presenza silenziosa, ma trasversale: attraversa le storie bibliche, è implicata nelle relazioni di aiuto e genitorialità, fornisce un supporto alla nostra ricerca di identità, fa da guida nei controversi cammini dell’etica, fornisce un modello per il dialogo ecumenico e interreligioso.
L’ospitalità lancia, però, un interrogativo: è un mezzo o un fine nella nostra vicenda umana? Un interrogativo a cui possiamo rispondere solo diventando noi stessi attivi praticanti dell’ospitalità offerta e ricevuta.
PLACIDO SGROI insegna filosofia e storia al liceo «G. Fracastoro» di Verona ed è docente all’Istituto di studi ecumenici «San Bernardino» di Venezia. Fa parte della redazione della rivista «Studi Ecumenici» ed è membro della Commissione ecumenismo e dialogo interreligioso della diocesi di Verona. Si interessa di ermeneutica, etica e teologia pratica, in prospettiva ecumenica. Fra le sue pubblicazioni: con Marco Dal Corso, L’ospitalità come principio ecumenico (Pazzini 2008); In cammino verso la comunione morale (Youcanprint 2010); Finalmente primavera? L’urgenza di un nuovo paradigma ecumenico (Pazzini 2013).
Quarta di copertina
Ospitalità: una pratica che, secondo gli antropologi, compare fin dal sorgere delle prime civiltà.
La figura dell’ospite è una presenza silenziosa, ma trasversale: attraversa le storie bibliche, è implicata nelle relazioni di aiuto e genitorialità, fornisce un supporto alla nostra ricerca di identità, fa da guida nei controversi cammini dell’etica, fornisce un modello per il dialogo ecumenico e interreligioso.
L’ospitalità lancia, però, un interrogativo: è un mezzo o un fine nella nostra vicenda umana? Un interrogativo a cui possiamo rispondere solo diventando noi stessi attivi praticanti dell’ospitalità offerta e ricevuta.
Ospitalità