Un cireneo per il vescovo Albino Luciani
Gli aneddoti di mons. Pietro Paolo Carrer
Dal 1961 al 1963, don Carrer fu al servizio di colui che nel 1978 sarebbe diventato papa Giovanni Paolo I. Da tutti conosciuto come don Paolino, era un giovane sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto. Si era da poco ripreso da una malattia, quando il vescovo Luciani lo chiamò: «Vuole essere il mio cireneo?». A don Paolino lì per lì sembrò una parola un po’ “arcaica”. Comprese dopo che era nello stile di Luciani. Non voleva farlo sentire “solo un segretario”, bensì un compagno fedele con il quale condividere una parte di vita e… soprattutto di strada. Perché don Paolino fu principalmente autista.
Romina GOBBO, giornalista professionista, si occupa di diritti umani, parità di genere, Sud del mondo, dialogo interreligioso, temi ambientali. È docente di comunicazione al Corso di perfezionamento in Management dei sistemi per i servizi sociali e socio-sanitari dell’Università degli studi di Verona. È autrice di Nessuno strumentalizzi Dio! Papa Francesco in Terra Santa. L'urgenza della pace (2015) e curatrice di Giovanni Antonio Farina. Talmente uomo da essere santo (2015).
Quarta di copertina
Dal 1961 al 1963, don Carrer fu al servizio di colui che nel 1978 sarebbe diventato papa Giovanni Paolo I. Da tutti conosciuto come don Paolino, era un giovane sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto. Si era da poco ripreso da una malattia, quando il vescovo Luciani lo chiamò: «Vuole essere il mio cireneo?». A don Paolino lì per lì sembrò una parola un po’ “arcaica”. Comprese dopo che era nello stile di Luciani. Non voleva farlo sentire “solo un segretario”, bensì un compagno fedele con il quale condividere una parte di vita e… soprattutto di strada. Perché don Paolino fu principalmente autista.
Un cireneo per il vescovo Albino Luciani