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Beni comuni per la democrazia
Curatore
Argomento Attualità
Collana Smart books
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura con risvolti
Dimensioni 10,5 x 17,5
Pagine 80
Pubblicazione 10/2015
Numero edizione 1
ISBN 9788825038859
 

Beni comuni per la democrazia

Come custodire ciò che è comune, in un tempo che sempre più si caratterizza per l’individualismo? Come mantenere aperto tale spazio, quando sembra piuttosto imporsi la dimensione della proprietà, negli ambiti più disparati? Come renderlo vitale, perché contribuisca al benessere del paese e a quello della famiglia umana? Come tutelare la varietà di beni fondamentali – acqua, aria e terra, ma anche conoscenza e legalità… – che danno sostanza e corpo al bene comune? A queste domande rispondono Laura Pennacchi e Alberto Bondolfi, in un dialogo ricco e stimolante, che intreccia filosofia e teologia, economia e diritto. La prospettiva che emerge traccia un contributo efficace per un’etica civile in un tempo di crisi, invitando a esplorare percorsi inediti entro e oltre la modernità. Si tratta di prendere sul serio la democrazia, come orizzonte che esige da tutti/e e da ognuno/a una partecipazione attiva e responsabile.
Curatore
Argomento Attualità
Collana Smart books
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura con risvolti
Dimensioni 10,5 x 17,5
Pagine 80
Pubblicazione 10/2015
Numero edizione 1
ISBN 9788825038859
 
LAURA PENNACCHI, laureata in filosofia, ha approfondito studi economici presso numerose istituzioni internazionali. Parlamentare per due legislature è stata anche sottosegretaria al Ministero del Tesoro; dirige la scuola «Vivere la democrazia, costruire la sfera pubblica» della Fondazione Basso. Tra le sue pubblicazioni recenti: Filosofia dei beni comuni. Crisi e primato della sfera pubblica (Donzelli 2012); ha pure curato con A. Montebugnoli il volume della Fondazione Basso Tempo di beni comuni. Studi multidisciplinari (Ediesse 2013). ALBERTO BONDOLFI ha compiuto studi filosofici e teologici presso l’Università di Friburgo (Svizzera) e ha operato come docente di etica in numerose università svizzere. Dal 2012 è direttore del Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler a Trento. È membro del Comitato nazionale svizzero per la bioetica. Ha pubblicato numerosi testi di bioetica soprattutto in lingua tedesca; in italiano si segnala il volume Vent’anni di bioetica (Gregoriana 2000) da lui curato con A. Bompiani.

Quarta di copertina

Come custodire ciò che è comune, in un tempo che sempre più si caratterizza per l’individualismo? Come mantenere aperto tale spazio, quando sembra piuttosto imporsi la dimensione della proprietà, negli ambiti più disparati? Come renderlo vitale, perché contribuisca al benessere del paese e a quello della famiglia umana? Come tutelare la varietà di beni fondamentali – acqua, aria e terra, ma anche conoscenza e legalità… – che danno sostanza e corpo al bene comune? A queste domande rispondono Laura Pennacchi e Alberto Bondolfi, in un dialogo ricco e stimolante, che intreccia filosofia e teologia, economia e diritto. La prospettiva che emerge traccia un contributo efficace per un’etica civile in un tempo di crisi, invitando a esplorare percorsi inediti entro e oltre la modernità. Si tratta di prendere sul serio la democrazia, come orizzonte che esige da tutti/e e da ognuno/a una partecipazione attiva e responsabile.

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