Economia
È proprio vero che il pareggio del bilancio incide sul tasso della nostra felicità? E che dal PIL dipende la speranza stessa del nostro futuro?
Queste sono solo alcune delle provocazioni proposte dalle acute riflessioni dell’autore che analizza il futuro dell’economia nel tempo della crisi. Proprio la crisi ci pone innanzi, e prepotentemente, le magnifiche e progressive sorti cui andremo incontro se non ci sarà una svolta sostenibile ed equosolidale nell’economia.
Una sterzata che è anche un’occasione di rilancio morale, in cui i paesi emergenti non sono più rivali di manodopera a basso costo, ma terreno fertile per nuovi investimenti in quel capitale sociale che è la ricchezza più grande della nostra società. Perché, in fondo, non viviamo di solo PIL.
LEONARDO BECCHETTI (1965), economista italiano, dal 2006 è professore ordinario di economia politica all’Università Tor Vergata di Roma. Dal dicembre 2010 è autore del blog «La felicità sostenibile» su Repubblica.it, dove affronta temi di economia civile, macroeconomia e finanza etica. È editorialista di «Avvenire». Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Il mercato siamo noi (Bruno Mondadori 2012), C’era una volta la crisi (EMI 2013), Wikieconomia (Il Mulino 2014), Next. Una nuova economia per tutti (Albeggi 2014).
Quarta di copertina
È proprio vero che il pareggio del bilancio incide sul tasso della nostra felicità? E che dal PIL dipende la speranza stessa del nostro futuro?
Queste sono solo alcune delle provocazioni proposte dalle acute riflessioni dell’autore che analizza il futuro dell’economia nel tempo della crisi. Proprio la crisi ci pone innanzi, e prepotentemente, le magnifiche e progressive sorti cui andremo incontro se non ci sarà una svolta sostenibile ed equosolidale nell’economia.
Una sterzata che è anche un’occasione di rilancio morale, in cui i paesi emergenti non sono più rivali di manodopera a basso costo, ma terreno fertile per nuovi investimenti in quel capitale sociale che è la ricchezza più grande della nostra società. Perché, in fondo, non viviamo di solo PIL.
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