Cura e compassione per chi soffre
La Death Education nella tradizione buddhista
Gli insegnamenti buddhisti sulla morte e il morire rappresentano, da più di duemila anni, una sorta di Death Education continuativa e permanente, che non ha perso nel tempo il suo valore e la sua efficacia. Un percorso spirituale che, con saggezza e compassione, ci aiuta a essere consapevoli della nostra natura mortale: la morte è certa, il momento è incerto, quindi la vita è preziosa.
Una tradizione fatta di pratiche, meditazioni e riflessioni che, se coltivate con costanza, possono aiutare ad affrontare con meno ansia e paura i cambiamenti e le difficoltà della vita, compresa la morte. Madre di tutte le trasformazioni, la morte può diventare così occasione di crescita spirituale e di liberazione.
Caterina GIAVOTTO, tanatologa culturale, assistente spirituale, istruttrice di protocolli basati sulla mindfulness e sulle pratiche contemplative, ha incontrato il buddhismo tibetano più di quarant’anni fa. Laureata in Lettere Moderne, dopo quasi 25 anni di attività in case editrici in qualità di caporedattore ed editor di libri illustrati, da qualche anno si dedica a tempo pieno all’accompagnamento dei malati inguaribili, a progetti di formazione sul vivere e il morire. È assistente spirituale presso l’Associazione VIDAS di Milano, in assistenza ai malati terminali in hospice e a domicilio. Ed è responsabile dei progetti di formazione dell’Agenda Cura dell’Unione Buddhista Italiana.
Quarta di copertina
Gli insegnamenti buddhisti sulla morte e il morire rappresentano, da più di duemila anni, una sorta di Death Education continuativa e permanente, che non ha perso nel tempo il suo valore e la sua efficacia. Un percorso spirituale che, con saggezza e compassione, ci aiuta a essere consapevoli della nostra natura mortale: la morte è certa, il momento è incerto, quindi la vita è preziosa.
Una tradizione fatta di pratiche, meditazioni e riflessioni che, se coltivate con costanza, possono aiutare ad affrontare con meno ansia e paura i cambiamenti e le difficoltà della vita, compresa la morte. Madre di tutte le trasformazioni, la morte può diventare così occasione di crescita spirituale e di liberazione.
Cura e compassione per chi soffre