Francesco e il Sultano
Lo «Spirito di Assisi» e la profezia della pace
Attraverso una rilettura del capitolo XII della Regola Scognamiglio offre un’indagine storico-critica sul complesso rapporto tra Francesco e l’islam, nel contesto della fraternità in missione.
Infine, l’autore si sofferma sulle ricadute della proposta francescana per l’oggi della nostra storia, lasciandoci stimolare dalla profezia dello «Spirito di Assisi» per il dialogo tra le religioni, in particolare con l’islam, e tra le culture e l’impegno per la pace.
Alla luce dell’esperienza di Francesco nel dialogo con il sultano d’Egitto, si scopre come le diversità non sono di ostacolo all’affermazione della nostra identità e che le stesse alterità sono una risorsa per l’annuncio del Vangelo e la testimonianza di fede.
EDOARDO SCOGNAMIGLIO, frate minore conventuale della Provincia religiosa di Napoli e Basilicata, è docente di teologia dogmatica presso la PFTIM (Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale) di Napoli e di dialogo interreligioso e Islam presso la Pontificia Università Urbaniana (Città del Vaticano). Filosofo e teologo, è autore di molti saggi critici a carattere filosofico, teologico, storico-culturale e spirituale. Attualmente, è consultore del Santo Padre presso il Pontificio Consiglio della Famiglia, nonché Ministro provinciale di Napoli, direttore del Centro studi francescani per il dialogo interreligioso e le culture a Maddaloni (CE) e direttore della rivista di teologia «Asprenas».
Quarta di copertina
Attraverso una rilettura del capitolo XII della Regola Scognamiglio offre un’indagine storico-critica sul complesso rapporto tra Francesco e l’islam, nel contesto della fraternità in missione.
Infine, l’autore si sofferma sulle ricadute della proposta francescana per l’oggi della nostra storia, lasciandoci stimolare dalla profezia dello «Spirito di Assisi» per il dialogo tra le religioni, in particolare con l’islam, e tra le culture e l’impegno per la pace.
Alla luce dell’esperienza di Francesco nel dialogo con il sultano d’Egitto, si scopre come le diversità non sono di ostacolo all’affermazione della nostra identità e che le stesse alterità sono una risorsa per l’annuncio del Vangelo e la testimonianza di fede.
Francesco e il Sultano