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Il Padre Nostro è tradotto bene?
I giornali hanno scritto che il Padre Nostro sta per cambiare. Anche papa Francesco ha detto che la traduzione che tutti noi abbiamo sempre usato non gli piace.
Allora, come si deve tradurre il Padre Nostro?
Questo breve libretto scritto da un parroco pastoralista cerca di spiegare in modo semplice di cosa si sta discutendo e quali sono i pro e i contro delle diverse traduzioni.
Giorgio RONZONI è parroco di Santa Sofia in Padova. Insegna catechetica e teologia pastorale presso la Facoltà teologica del Triveneto. Per le Edizioni Messaggero Padova ha scritto: Una pietra scartata (2014); Via crucis secondo Marco (2015); Le sètte «sorelle». Modalità settarie di appartenenza a gruppi, comunità e movimenti ecclesiali? (2016); Il dono perfetto (2017); La storia di Marco e Barnaba (2019); e per EMP/Facoltà teologica del Triveneto ha curato una ricerca sul burnout tra i presbiteri: Ardere, non bruciarsi (2011).
Quarta di copertina
I giornali hanno scritto che il Padre Nostro sta per cambiare. Anche papa Francesco ha detto che la traduzione che tutti noi abbiamo sempre usato non gli piace.
Allora, come si deve tradurre il Padre Nostro?
Questo breve libretto scritto da un parroco pastoralista cerca di spiegare in modo semplice di cosa si sta discutendo e quali sono i pro e i contro delle diverse traduzioni.
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