800 km… per ritrovarmi
Storia di Emanuele, bresciano di 28 anni, che ritrova se stesso dopo aver fatto a piedi il cammino di Santiago, nell’estate 2013.
Il punto di partenza: «Ho 28 anni... non ho troppi amici… passo le mie giornate al bar, mi ubriaco, mi piace lo sballo e odio la gente più di tutto… penso che l’uomo sia il dio di se stesso e la gente sia la fogna dell’universo».
Il punto di arrivo: «Ho scoperto la mia vera natura... Ho capito chi sono e cosa voglio dalla vita... ho acquisito una forza interiore... affronto le sfide della vita con un alleato... ho abbandonato il superfluo, ho riacquistato fiducia nelle persone... cercando di migliorarmi sempre più».
Emanuele MASINA, classe 1984 nato a Castiglione Delle Stiviere , vive a Carpenedolo (BS) e lavora in una fabbrica come operaio.
Ha «adottato» i detenuti del carcere di Reggio Emilia.
Quarta di copertina
Storia di Emanuele, bresciano di 28 anni, che ritrova se stesso dopo aver fatto a piedi il cammino di Santiago, nell’estate 2013.
Il punto di partenza: «Ho 28 anni... non ho troppi amici… passo le mie giornate al bar, mi ubriaco, mi piace lo sballo e odio la gente più di tutto… penso che l’uomo sia il dio di se stesso e la gente sia la fogna dell’universo».
Il punto di arrivo: «Ho scoperto la mia vera natura... Ho capito chi sono e cosa voglio dalla vita... ho acquisito una forza interiore... affronto le sfide della vita con un alleato... ho abbandonato il superfluo, ho riacquistato fiducia nelle persone... cercando di migliorarmi sempre più».
800 km… per ritrovarmi