Per un cinema di idee
Lettura di cinquanta film d’autore
Cinquanta film recenti analizzati e “letti” con la metodologia Taddei. Si tratta di pellicole che hanno qualcosa da dire.
Stando alla tradizionale distinzione, anche se non da tutti accettata, si potrebbe dire che i film selezionati non sono film “di genere”, ma film “d’autore”. Cioè opere che non si limitano a intrattenere lo spettatore, ma affrontano tematiche di notevole interesse e di grande attualità per offrire spunti di riflessione e di approfondimento. Il che non vuol dire film noiosi o pesanti, ma opere che si rivolgono più all’intelligenza dello spettatore che a un’emotività che ben presto svanisce senza lasciare traccia.
Dopo una sintesi metodologica, si analizzano le singole opere per arrivare a una vera e propria “lettura” che permetta di cogliere l’idea centrale. Un indice tematico suggerisce l’utilizzo dei vari film in funzione delle tematiche che si intendono affrontare.
Alcuni dei 50 film: Bella addormentata (Marco Bellocchio), Io sono Li (Andrea Segre), Mia madre (Nanni Moretti), L’intrepido (Gianni Amelio), Io Daniel Blake (Ken Loach), Miele (Valeria Golino), Promise Land (Gus van Sant), Silence (Martin Scorsese).
Olinto BRUGNOLI, giornalista e critico cinematografico, laureato in filosofia, ha conseguito il diploma in scienze e tecniche dell’opinione pubblica presso il Centro “Rezzara” di Vicenza e il diploma in scienze religiose presso il Seminario di Vicenza.
Ha insegnato religione presso le scuole superiori di San Bonifacio (VR) e attualmente tiene corsi e seminari di studio sul cinema presso il liceo classico “Scipione Maffei” di Verona, il liceo delle scienze umane “Guarino Veronese” di San Bonifacio (VR) e l’Istituto superiore di scienze religiose di Vicenza.
Per le Edizioni Messaggero Padova ha già pubblicato: Educare al cinema con la metodologia Taddei (2012), La vita nel cinema (2012).
Quarta di copertina
Cinquanta film recenti analizzati e “letti” con la metodologia Taddei. Si tratta di pellicole che hanno qualcosa da dire.
Stando alla tradizionale distinzione, anche se non da tutti accettata, si potrebbe dire che i film selezionati non sono film “di genere”, ma film “d’autore”. Cioè opere che non si limitano a intrattenere lo spettatore, ma affrontano tematiche di notevole interesse e di grande attualità per offrire spunti di riflessione e di approfondimento. Il che non vuol dire film noiosi o pesanti, ma opere che si rivolgono più all’intelligenza dello spettatore che a un’emotività che ben presto svanisce senza lasciare traccia.
Dopo una sintesi metodologica, si analizzano le singole opere per arrivare a una vera e propria “lettura” che permetta di cogliere l’idea centrale. Un indice tematico suggerisce l’utilizzo dei vari film in funzione delle tematiche che si intendono affrontare.
Alcuni dei 50 film: Bella addormentata (Marco Bellocchio), Io sono Li (Andrea Segre), Mia madre (Nanni Moretti), L’intrepido (Gianni Amelio), Io Daniel Blake (Ken Loach), Miele (Valeria Golino), Promise Land (Gus van Sant), Silence (Martin Scorsese).
Per un cinema di idee