Ti sarò vicino
Sulle tracce di Edith Stein: empatia e incontro col morente
Partendo dalle mature indagini sull’empatia (magistrale quella di Edith Stein) l’autore accompagna il lettore alla pratica del relazionarsi con l’altro, in particolare con il malato terminale e i suoi familiari. Quando la comprensione empatica dell’altro è “totale” e investe anche il mondo dei suoi valori e delle sue attese, arriva al cuore e salva entrambi. La vita si cura con la vita. Qui si coglie il senso e il fondamento della medicina integrale. Un appello alla verità di sé, del morente e dei familiari, in genere coperta da impietose bugie. L’autore è cosciente di fare una proposta esigente, il lettore gli sarà grato per il germe di speranza che nella riscoperta verità di sé fa “risorgere" a una vita finalmente nuova.
Guido MICCINESI ha una formazione ampia che spazia dalla psichiatria e psicoterapia alla bioetica, alla epidemiologia, alla teologia. La sua produzione scientifica è ricca e varia. Da alcuni anni è stato ordinato diacono permanente e incaricato per la pastorale della salute a livello regione Toscana, nell’ambito della quale si dedica in particolare alle tematiche del fine vita, sia per gli aspetti spirituali che per quelli etici che egli vede strettamente connessi.
Per Edizioni Messaggero Padova ha già pubblicato Sollievo nella sofferenza. Esperienze accanto ai malati terminali (2020).
Indice del libro
Copertina | pag. 1 |
Frontespizio | pag. 5 |
Colophon | pag. 6 |
Indice | pag. 7 |
Prefazione (Stephan Kampowski) | pag. 11 |
Introduzione | pag. 23 |
Empatia, compassione, consolazione | pag. 24 |
La promessa di non lasciare soli i morenti | pag. 25 |
Formarsi è necessario | pag. 27 |
Custodire nella verità la relazione di cura | pag. 31 |
L’aiuto della filosofia | pag. 32 |
Alle cose stesse | pag. 35 |
Rovesciare il tavolo? | pag. 37 |
Custodire nella verità la relazione di cura | pag. 41 |
Relazione di cura e ricerca della verità | pag. 47 |
Multidimensionalità delle relazioni interpersonali | pag. 50 |
L’angoscia di non esserci più | pag. 53 |
Gli insegnamenti della psicoterapia esistenziale | pag. 54 |
La necessità di una posizione equilibrata di fronte alla morte e al morire | pag. 57 |
La morte e il morire | pag. 60 |
Le decisioni circa la morte e il morire | pag. 66 |
L’empatia è una virtù | pag. 73 |
Una mente libera di sentire l’altro | pag. 74 |
Un aspetto del sentire umano | pag. 76 |
L’esercizio alla (della) empatia | pag. 78 |
Definizioni possibili di empatia | pag. 83 |
Empatia e compassione medica | pag. 85 |
Una virtù del curante | pag. 90 |
Empatia totale | pag. 95 |
La visione filosofica dell’empatia secondo Edith Stein | pag. 95 |
Vissuto non originario di un vissuto originario (di altri) | pag. 97 |
L’atto empatico deve essere pieno | pag. 99 |
L’atto empatico può essere ricorsivo | pag. 101 |
L’atto empatico è multidimensionale | pag. 102 |
La costituzione dell’individuo necessita dell’empatia | pag. 104 |
L’atto empatico fonda la comprensione di tutto l’individuo psicofisico | pag. 106 |
La profondità spirituale o personale della comprensione empatica (empatia totale) | pag. 109 |
Nove conclusioni sull’empatia con i morenti | pag. 112 |
La vita si cura con la vita | pag. 117 |
La sacralità del morire | pag. 117 |
Quel che voglio lasciare di me | pag. 120 |
Dimmi che ti manco | pag. 123 |
Fatelo dormire! | pag. 127 |
Un dolore inutile? | pag. 129 |
Solo nella verità possiamo portare empatia, compassione e consolazione | pag. 132 |
Bibliografia | pag. 135 |
Ti sarò vicino