Frati martiri
Una storia francescana nel racconto del terzo compagno
Ricostruzione della vicenda dei martiri di Pariacoto, Perù 1991: l’uccisione di Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, frati conventuali polacchi di 31 e 33 anni, missionari a Pariacoto, sulle Ande peruviane.
La sera del 9 agosto 1991, un commando armato di guerriglieri maoisti di Sendero Luminoso li sequestrava, condannandoli a morte perché «con l’attività caritativa e solidale addormentano la coscienza rivoluzionaria del popolo».
Ma chi erano Miguel e Zbigniew, oggi riconosciuti «servi di Dio» e di cui è in corso il processo di beatificazione? Come sono arrivati a donare la vita per Gesù?
A distanza di vent’anni dall’eccidio ne parla l’unico superstite, che con loro ha condiviso gli anni della formazione e della missione.
JAROSLAW (Jarek) WYSOCZANSKI (Lwòwek Slaski, Polonia, 1961) è sacerdote e frate francescano conventuale. Dopo gli studi in teologia e filosofia a Cracovia, ordinato sacerdote il 7 giugno 1986, si occupa di pastorale a Horyniec Zdrój. Nel 1988 viene inviato in Perù, con l’incarico di superiore e delegato provinciale della missione, insieme a fra Zbigniew Strzalkowski e fra Michal (Miguel) Tomaszek. Sopravvissuto all’eccidio del 9 agosto 1991, rimane in Perù fino al 1998, per poi essere trasferito come missionario in Uganda. Dal 2007 è segretario generale per l’animazione missionaria dell’Ordine dei frati minori conventuali.
ALBERTO FRISO, giornalista, caposervizio al «Messaggero di sant'Antonio», ha pubblicato: con Jarek Wysoczanski, Frati martiri. Una storia francescana nel racconto del terzo compagno (EMP 2013); La vita è dono. Miguel e Zbigniew beati martiri (EMP 2015); Il cielo sotto le pietre. Padre Piccirillo, l’archeologo di Dio (San Paolo 2016)..
Quarta di copertina
Ricostruzione della vicenda dei martiri di Pariacoto, Perù 1991: l’uccisione di Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, frati conventuali polacchi di 31 e 33 anni, missionari a Pariacoto, sulle Ande peruviane.
La sera del 9 agosto 1991, un commando armato di guerriglieri maoisti di Sendero Luminoso li sequestrava, condannandoli a morte perché «con l’attività caritativa e solidale addormentano la coscienza rivoluzionaria del popolo».
Ma chi erano Miguel e Zbigniew, oggi riconosciuti «servi di Dio» e di cui è in corso il processo di beatificazione? Come sono arrivati a donare la vita per Gesù?
A distanza di vent’anni dall’eccidio ne parla l’unico superstite, che con loro ha condiviso gli anni della formazione e della missione.
Frati martiri