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Donne che guardano in faccia
Autori ,
Introduzione
Argomento Francescanesimo
Collana Memoria e Profezia
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura plastificata lucida
Dimensioni 12,0 x 19,0
Pagine 88
Pubblicazione 02/2020
Numero edizione 1
ISBN 9788825050899
 

Donne che guardano in faccia

Il coraggio delle mogli dei detenuti

«In galera ci sta mia moglie, non io!». Da questa accorata frase pronunciata da un detenuto nasce l’dea di narrare la vita quotidiana delle mogli, delle figlie, delle donne dei collaboratori di giustizia. Vita quotidiana necessariamente invisibile, a causa della protezione che deve rendere tutto segreto. Queste vite ristrette spesso sono anche volute, decise da loro stesse, non solo subite. Per molti “infami”, come la camorra considera chi collabora con la giustizia, la decisione di “parlare” l’ha voluta “lei”, con determinazione. Queste donne si raccontano guardandoti in faccia, dritto negli occhi. Con lo sguardo di chi non vuole che anche i figli abbiano una vita sbagliata. In questo libro sono raccolti i loro sguardi, insieme a quelli di Francesco e Chiara d’Assisi, e prima ancora, di Gesù.
Autori ,
Introduzione
Argomento Francescanesimo
Collana Memoria e Profezia
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura plastificata lucida
Dimensioni 12,0 x 19,0
Pagine 88
Pubblicazione 02/2020
Numero edizione 1
ISBN 9788825050899
 
Giuseppe GIUNTI, frate minore conventuale, formatore itinerante delle cooperative sociali Coompany& e Coompany2, accompagna da anni uomini in carcere che hanno deciso di fornire il loro contributo per la lotta al crimine organizzato. Autore in questa collana di Padre nostro che sei in galera (2018). Simona SEGOLONI RUTA, vive a Perugia con il marito e i 4 figli ed è professore full time di ecclesiologia all’Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma. È membro del Consiglio direttivo dell’Associazione teologica italiana e vicepresidente del Coordinamento teologhe italiane. Si dedica intensamente alla formazione ecclesiale a diversi livelli ed è autrice di numerose pubblicazioni.

Quarta di copertina

«In galera ci sta mia moglie, non io!». Da questa accorata frase pronunciata da un detenuto nasce l’dea di narrare la vita quotidiana delle mogli, delle figlie, delle donne dei collaboratori di giustizia. Vita quotidiana necessariamente invisibile, a causa della protezione che deve rendere tutto segreto. Queste vite ristrette spesso sono anche volute, decise da loro stesse, non solo subite. Per molti “infami”, come la camorra considera chi collabora con la giustizia, la decisione di “parlare” l’ha voluta “lei”, con determinazione. Queste donne si raccontano guardandoti in faccia, dritto negli occhi. Con lo sguardo di chi non vuole che anche i figli abbiano una vita sbagliata. In questo libro sono raccolti i loro sguardi, insieme a quelli di Francesco e Chiara d’Assisi, e prima ancora, di Gesù.

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