Ecologia umana
Un percorso etico e teologico sui passi di papa Francesco
È utopistico pensare a un’integrazione virtuosa tra dimensione personale e spazio comunitario? L’ambiente è solo naturale o anche urbano, sociale, economico?
Il paradigma dell’ecologia umana, nato in ambito scientifico, trova oggi le sue implicazioni, con differenze evidenti ma anche interessanti paralleli, nel pensiero etico e teologico, come dimostra anche l’ultima enciclica di papa Francesco: Laudato si'.
Le sfide attuali e le buone pratiche presenti in tutto il mondo invitano a considerare l’ecologia umana come modalità di un pensiero che è esperienza sempre rinnovata dalla custodia di sé, dell’altro e del creato.
Non è dunque la stessa persona un ambiente da custodire e coltivare?
LEOPOLDO SANDONÀ (1978) è docente di filosofia presso l’ISSR di Vicenza, la Facoltà teologica del triveneto, è responsabile del programma del Festival biblico e presidente del Comitato etico per la pratica clinica dell’Ulss7-Regione Veneto. I suoi interessi di ricerca si concentrano in ambito etico-antropologico nell’intreccio tra filosofia e teologia. Ha pubblicato "Fidarsi dell’esperienza. L’opera di Franz Rosenzweig come evento della rivelazione" (Marcianum 2010); "Quale bioetica? Le domande sulla vita e la civiltà della tecnica" (Marcianum 2010); "Integrarsi. Uno sguardo antropologico sul tempo presente" (Meudon 2012); "Sergio Quinzio" (Lateran university press 2014) e curato "La struttura dei legami" (La Scuola 2010).
Quarta di copertina
È utopistico pensare a un’integrazione virtuosa tra dimensione personale e spazio comunitario? L’ambiente è solo naturale o anche urbano, sociale, economico?
Il paradigma dell’ecologia umana, nato in ambito scientifico, trova oggi le sue implicazioni, con differenze evidenti ma anche interessanti paralleli, nel pensiero etico e teologico, come dimostra anche l’ultima enciclica di papa Francesco: Laudato si'.
Le sfide attuali e le buone pratiche presenti in tutto il mondo invitano a considerare l’ecologia umana come modalità di un pensiero che è esperienza sempre rinnovata dalla custodia di sé, dell’altro e del creato.
Non è dunque la stessa persona un ambiente da custodire e coltivare?
Ecologia umana