Per un vegetarianesimo cristiano
È possibile un vegetarianesimo cristiano? E su quali basi teologiche? Come sarà possibile costruire una teologia del vegetarianesimo, o degli animali se la Bibbia presenta evidenze contrarie sintetizzate dal comportamento alimentare dello stesso Gesù di Nazaret e degli apostoli?
Inizia da queste premesse la riflessione filosofico-teologica del presente volume, che si propone di dimostrare, senza velare le contrarietà oggettive menzionate, che il cristianesimo può e deve farsi vegetariano.
Paolo TRIANNI ha un dottorato in filosofia e uno in teologia. Insegna presso l’Università Urbaniana, il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, il master di II livello di Roma Tre in scienze della cultura e della religione e il master in mediazione culturale e religiosa dell’Accademia di scienze umane e sociali. Collabora con la cattedra di storia del pensiero teologico della facoltà di filosofia di Roma Tor Vergata, e ha insegnato presso l’Istituto su religioni e culture della Pontificia Università Gregoriana. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il monachesimo non cristiano (2008); Henri Le Saux. Un incontro con l’India (2011); Il Cristo di tutti. Teilhard de Chardin e le religioni (2012); Il diritto alla libertà religiosa. Alle fonti di Dignitatis Humanae (2014); Nostra Aetate. Alle radici del dialogo interreligioso (2016). Fa parte di "Religions for peace", ed è nella redazione della rivista internazionale «Dilatato Corde» del Dialogo interreligioso monastico.
Quarta di copertina
È possibile un vegetarianesimo cristiano? E su quali basi teologiche? Come sarà possibile costruire una teologia del vegetarianesimo, o degli animali se la Bibbia presenta evidenze contrarie sintetizzate dal comportamento alimentare dello stesso Gesù di Nazaret e degli apostoli?
Inizia da queste premesse la riflessione filosofico-teologica del presente volume, che si propone di dimostrare, senza velare le contrarietà oggettive menzionate, che il cristianesimo può e deve farsi vegetariano.
Per un vegetarianesimo cristiano