Lievito nella pasta
Evangelizzare la città postmoderna
La città contemporanea è sempre di più lo scenario privilegiato dell’annuncio del Vangelo. Le sue recenti trasformazioni non sono solo di natura urbanistica ed economica. Essa è un “nuovo spazio antropologico”, del quale l’esperienza religiosa, e specificatamente quella cristiana, non costituisce più un ingrediente essenziale.
I due saggi, qui raccolti, in modo acuto ed elegante, si pongono proprio dinanzi a un tale nuovo volto della città e alle nuove forme di cittadinanza, privata e collettiva, che in essa vengono alla luce. Sullo sfondo di una fine ricognizione sociologica e antropologica, gli autori, con angolazioni complementari, gettano così un autentico sguardo di fede sulla nuova condizione urbana dell’umano postmoderno. Ne scaturisce una suggestiva e appassionata riflessione di forte ispirazione teologica e pastorale.
Domenico CRAVERO, parroco e ricercatore, è coordinatore di comunità terapeutiche e progetti di promozione educativa rivolti agli adolescenti e alle loro famiglie. Tra le recenti pubblicazioni per le Edizioni Messaggero Padova: La pastorale centrata sull’affetto (2011); Ripartire da Cristo (2011); Nel cuore della vita (2012); Educare il desiderio (2012); L’educazione alla solitudine (2012); Asciugherà ogni lacrima dai loro occhi (2012); Alimentare il corpo, nutrire l’anima (2014); A tavola come all’altare (2014); Vulnerabilità (2015); Dono (2016).
Francesco COSENTINO, docente di teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana e officiale della Congregazione per il clero. Si occupa principalmente del dialogo tra cristianesimo, postmodernità e ateismo, ponendo l’urgenza di una nuova evangelizzazione centrata soprattutto su una nuova immagine di Dio e di Chiesa. Ha pubblicato Sui sentieri di Dio. Mappe della nuova evangelizzazione (2012) e Incredulità (2017).
Quarta di copertina
La città contemporanea è sempre di più lo scenario privilegiato dell’annuncio del Vangelo. Le sue recenti trasformazioni non sono solo di natura urbanistica ed economica. Essa è un “nuovo spazio antropologico”, del quale l’esperienza religiosa, e specificatamente quella cristiana, non costituisce più un ingrediente essenziale.
I due saggi, qui raccolti, in modo acuto ed elegante, si pongono proprio dinanzi a un tale nuovo volto della città e alle nuove forme di cittadinanza, privata e collettiva, che in essa vengono alla luce. Sullo sfondo di una fine ricognizione sociologica e antropologica, gli autori, con angolazioni complementari, gettano così un autentico sguardo di fede sulla nuova condizione urbana dell’umano postmoderno. Ne scaturisce una suggestiva e appassionata riflessione di forte ispirazione teologica e pastorale.
Lievito nella pasta