Parole mute, parole potenti. Per nuove narrazioni
CredOg XLV (4/2025) n. 268
Oggi il cristianesimo sembra sempre più una "lingua morta". Se «The Chosen», la serie televisiva su Gesù, coinvolge milioni di persone, nelle comunità cristiane si fatica a interessare al Vangelo e a farsi comprendere nella catechesi e nelle omelie. Perché? Le parole che vengono usate sono inefficaci: anche quelle più potenti, come «regno», «grazia», «sacrificio», «salvezza», «risurrezione», pur cariche di significato e di storia, non arrivino a dire niente, suonano "mute" e ripetitive.
Questo numero di «CredereOggi» va alla ricerca di nuove narrazioni, dense ed espressive (nello stile della Scrittura), che stimolino l’immaginazione credente e coinvolgano la nostra vita quotidiana.
Ma come ridare senso a termini chiave come quelli ricordati sopra? Come immaginare una catechesi che esca dalle secche della ripetizione? E quali altri linguaggi si possono mobilitare per una prospettiva rinnovata?
Molte domande, per rispondere alle quali hanno lavorato Duilio Albarello (curatore del numero), Emanuela Buccioni, Gian Luca Carrega, Peter Ciaccio, Francesco Cosentino, Severino Dianich, Gabriele Mecca, Donatella Pagliacci, Mariangela Petricola, Brunetto Salvarani, Nicolas Steeves.
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Contributi di: Duilio Albarello - Buccioni Emanuela - Gian Luca Carrega - Peter Ciaccio - Francesco Cosentino - Severino Dianich - Gabriele Mecca - Morandini Simone - Donatella Pagliacci - Mariangela Petricola - Brunetto Salvarani - Nicolas Steeves - Giuliano Zanchi
Quarta di copertina
Oggi il cristianesimo sembra sempre più una "lingua morta". Se «The Chosen», la serie televisiva su Gesù, coinvolge milioni di persone, nelle comunità cristiane si fatica a interessare al Vangelo e a farsi comprendere nella catechesi e nelle omelie. Perché? Le parole che vengono usate sono inefficaci: anche quelle più potenti, come «regno», «grazia», «sacrificio», «salvezza», «risurrezione», pur cariche di significato e di storia, non arrivino a dire niente, suonano "mute" e ripetitive.
Questo numero di «CredereOggi» va alla ricerca di nuove narrazioni, dense ed espressive (nello stile della Scrittura), che stimolino l’immaginazione credente e coinvolgano la nostra vita quotidiana.
Ma come ridare senso a termini chiave come quelli ricordati sopra? Come immaginare una catechesi che esca dalle secche della ripetizione? E quali altri linguaggi si possono mobilitare per una prospettiva rinnovata?
Molte domande, per rispondere alle quali hanno lavorato Duilio Albarello (curatore del numero), Emanuela Buccioni, Gian Luca Carrega, Peter Ciaccio, Francesco Cosentino, Severino Dianich, Gabriele Mecca, Donatella Pagliacci, Mariangela Petricola, Brunetto Salvarani, Nicolas Steeves.
Parole mute, parole potenti. Per nuove narrazioni