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L'omelia, evento comunicativo
Autore
Postfazione
Prefazione
Argomento Francescanesimo
Collana Smart books francescani
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura con risvolti
Dimensioni 10,5 x 17,5
Pagine 120
Pubblicazione 02/2015
Numero edizione 1
ISBN 9788825039498
 

L'omelia, evento comunicativo

In cerca di tratti francescani

Oggi l’omelia è un messaggio a rischio, un discorso pubblico che perde consensi. Fare la morale oltre che perdente è antievangelico, e la sola dottrina non è in grado di nutrire la vita cristiana. Il contesto fortemente mediatizzato, poi, ci ha resi uditori insieme distratti e raffinati, soggetti a una vera e propria mutazione antropologica: comunicare è prima di tutto incontro (essere-con) e scambio. Papa Francesco, nella Evangelii gaudium, scrive: «Rinnoviamo la nostra fiducia nella predicazione, che si fonda sulla convinzione che è Dio che desidera raggiungere gli altri attraverso il predicatore» (n. 136). Un invito a chiarire il «come» e soprattutto il «Chi» dell’omelia. E per i francescani a chiedersi che cosa significhi oggi «annunciare ai fedeli i vizi e le virtù, la pena e la gloria con brevità di discorso» (Regola bollata IX). Una Chiesa in uscita non può non ripensare il proprio linguaggio e stile comunicativo.
Autore
Postfazione
Prefazione
Argomento Francescanesimo
Collana Smart books francescani
Editore Edizioni Messaggero Padova
Tipologia
Libro: Brossura con risvolti
Dimensioni 10,5 x 17,5
Pagine 120
Pubblicazione 02/2015
Numero edizione 1
ISBN 9788825039498
 
UGO SARTORIO, francescano, teologo e giornalista, a lungo direttore della rivista «Credere Oggi» e dal 2006 al 2013 del «Messaggero di sant’Antonio», è delegato generale OFMConv per Giustizia, pace e salvaguardia del creato. Pubblicazioni recenti: Fare la differenza. Un cristianesimo per la vita buona (Cittadella 2011); Tra notizia e spiritualità. Editoriali sul filo (Cittadella 2012); Scenari della fede. Credere in tempo di crisi (EMP 2012); Mi dica Padre. Domande e risposte a cuore aperto (EMP 2013); In fiducia. Sul credere dei cristiani (a cura, EMP 2013). Ha ricevuto, nel marzo 2013, il Premio Euanghelion, un riconoscimento assegnato ai testimoni (in questo caso nel mondo dei mass media) della buona notizia.

Quarta di copertina

Oggi l’omelia è un messaggio a rischio, un discorso pubblico che perde consensi. Fare la morale oltre che perdente è antievangelico, e la sola dottrina non è in grado di nutrire la vita cristiana. Il contesto fortemente mediatizzato, poi, ci ha resi uditori insieme distratti e raffinati, soggetti a una vera e propria mutazione antropologica: comunicare è prima di tutto incontro (essere-con) e scambio. Papa Francesco, nella Evangelii gaudium, scrive: «Rinnoviamo la nostra fiducia nella predicazione, che si fonda sulla convinzione che è Dio che desidera raggiungere gli altri attraverso il predicatore» (n. 136). Un invito a chiarire il «come» e soprattutto il «Chi» dell’omelia. E per i francescani a chiedersi che cosa significhi oggi «annunciare ai fedeli i vizi e le virtù, la pena e la gloria con brevità di discorso» (Regola bollata IX). Una Chiesa in uscita non può non ripensare il proprio linguaggio e stile comunicativo.

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