Di sangue incolpevole
Grande Guerra 1915-1918. Da un piccolo paese di contadini nel padovano partono un centinaio di giovani soldati. Pochi tornano vivi.
Madri, padri, fratelli e amici di questi militi al fronte chiedono notizie al cappellano militare del Primo Reggimento Granatieri di Sardegna, don Giovanni Rossi. Questa la realtà.
Daniela Borgato ha avuto tra le mani questi scritti, ne ha ricostruito le storie e ha lasciato che ne fluisse vita.
Le quaranta poesie qui raccolte sono quaranta storie diverse. Ogni poesia porta come sottotitolo una data: è il giorno, mese, anno in cui realmente uno dei militari del suo paese è morto.
Daniela BORGATO, insegnante, giornalista, ama indagare il passato, scrivere storie e condividerle. Dalle sue ricerche sono nate numerose pubblicazioni di carattere storico e di interesse ambientale. La più appassionante, di cui è coautrice, è il libro di memorialistica Chiedo notizie o di vita o di morte. Lettere a don Giovanni Rossi cappellano militare della Grande Guerra, pubblicato dal Museo della Guerra di Rovereto.
Quarta di copertina
Grande Guerra 1915-1918. Da un piccolo paese di contadini nel padovano partono un centinaio di giovani soldati. Pochi tornano vivi.
Madri, padri, fratelli e amici di questi militi al fronte chiedono notizie al cappellano militare del Primo Reggimento Granatieri di Sardegna, don Giovanni Rossi. Questa la realtà.
Daniela Borgato ha avuto tra le mani questi scritti, ne ha ricostruito le storie e ha lasciato che ne fluisse vita.
Le quaranta poesie qui raccolte sono quaranta storie diverse. Ogni poesia porta come sottotitolo una data: è il giorno, mese, anno in cui realmente uno dei militari del suo paese è morto.
Di sangue incolpevole