Gli uccelli cantano, i pesci ascoltano…
S. Antonio di Padova
La vita del Santo narrata con la vivacità, la forza e la libertà del racconto letterario da uno dei maggiori scrittori polacchi.
Il romanzo narra di un uomo di alto lignaggio, nato in un magnifico palazzo, con straordinarie premesse per raggiungere mete invidiabili in ambito sociale, nello studio e nella carriera ecclesiastica. Sennonché, divenuto un dotto e ammirato canonico agostiniano, un bel giorno lascia tutto – agi, raffinatezze e nome – e inizia ad andarsene scalzo per il mondo, vestito di un semplice saio.
Quest’uomo è Fernando Buglione che assume il nome di Antonio, il santo a cui era dedicata la minuscola e diroccata cappella che lo accolse, quando decise di diventare francescano.
Jan Dobraczynski (Varsavia 1910-1994) è stato il romanziere cattolico polacco più noto del Novecento. Autore fecondissimo con una spiccata passione verso i temi, i personaggi e le storie della Bibbia. Dotato di una ricca e vivace fantasia, di una non comune capacità di leggere i sentimenti dell’animo umano e di una buona preparazione storica. Dobraczynski è stato dichiarato giusto tra le nazioni da Yad Vashem.
Tra le sue opere più fortunate ricordiamo: Lettere di Nicodemo. La vita di Gesù (1951), L’uomo di Anathoth (1961), L'ombra del padre. Il romanzo di Giuseppe (1977), Sotto le mura di Vienna. Il romanzo di Giovanni Sobieski (1979), Chiunque vi ucciderà. Giovanna d’Arco (1985).
Le Edizioni Messaggero Padova ripubblicano nel 2018 Gli uccelli cantano, i pesci ascoltano… Sant’Antonio di Padova con una nuova traduzione e Le rose di Turingia. Santa Elisabetta d’Ungheria.
Quarta di copertina
La vita del Santo narrata con la vivacità, la forza e la libertà del racconto letterario da uno dei maggiori scrittori polacchi.
Il romanzo narra di un uomo di alto lignaggio, nato in un magnifico palazzo, con straordinarie premesse per raggiungere mete invidiabili in ambito sociale, nello studio e nella carriera ecclesiastica. Sennonché, divenuto un dotto e ammirato canonico agostiniano, un bel giorno lascia tutto – agi, raffinatezze e nome – e inizia ad andarsene scalzo per il mondo, vestito di un semplice saio.
Quest’uomo è Fernando Buglione che assume il nome di Antonio, il santo a cui era dedicata la minuscola e diroccata cappella che lo accolse, quando decise di diventare francescano.
Gli uccelli cantano, i pesci ascoltano…