Smetto di fare il prete?
Il prete, protagonista del racconto, nella notte tra il mercoledì e il giovedì santo, si trova in una profonda crisi riguardo al suo rapporto affettivo con un Dio che non sente più, con gli altri e con se stesso, tentato di mettere fine a un cammino che credeva autentico e invece si rivela non più percorribile, addirittura sterile.
Il testo ha un potere terapeutico: in un’epoca in cui i legami, sempre più fragili, generano debolezza, questa narrazione insegna ai giovani la bellezza di amarsi e scegliersi in Cristo e agli adulti la forza di perseverare nella scelta.
MARCO D'AGOSTINO, prete cremonese dal 1995, educatore e insegnante di scienze bibliche in Seminario, è docente di lettere classiche al Liceo Vida di Cremona.
Autore di numerose pubblicazioni, col Messaggero ha pubblicato «Buone frequenze. Esercizi di ascolto per sintonie educative» (2011) e «Marmo vivo. Ricordo di don Maurizio Galli» (2011).
Quarta di copertina
Il prete, protagonista del racconto, nella notte tra il mercoledì e il giovedì santo, si trova in una profonda crisi riguardo al suo rapporto affettivo con un Dio che non sente più, con gli altri e con se stesso, tentato di mettere fine a un cammino che credeva autentico e invece si rivela non più percorribile, addirittura sterile.
Il testo ha un potere terapeutico: in un’epoca in cui i legami, sempre più fragili, generano debolezza, questa narrazione insegna ai giovani la bellezza di amarsi e scegliersi in Cristo e agli adulti la forza di perseverare nella scelta.
Smetto di fare il prete?