Mi dica Padre
Domande e risposte a cuore aperto
Padre Ugo Sartorio ha guidato per otto anni uno dei mensili italiani più diffusi, il mitico «Messaggero di sant’Antonio», e in questo libro ripercorre l'esperienza per lui più intensa e coinvolgente, ovvero il dialogo costante con i lettori.
Nell’ultimo anno le lettere, le telefonate e le email di contenuto sono state 86.553, per cui risulta che un abbonato su sei, negli ultimi dodici mesi, si è rivolto al direttore della rivista. Per domandare una preghiera, aprire il cuore e confidarsi, chiedere un parere su drammi, dilemmi e passaggi della vita, sia dal punto di vista umano che spirituale.
Questo libro raccoglie piccola parte di un intenso e fecondo dialogo che nel nome di sant’Antonio da sempre fiorisce all’ombra delle cupole della Basilica del Santo.
UGO SARTORIO, francescano conventuale, ha insegnato teologia fondamentale e dal 2005 al 2013 ha diretto il mensile «Messaggero di sant’Antonio». Ha guidato inoltre, per quasi un ventennio, la rivista «Credere Oggi». Tra le sue pubblicazioni «Credere in dialogo» (EMP 2002), «Fare la differenza» (Cittadella 2011), «Tra notizia e spiritualità» (Cittadella 2012), «Scenari della fede. Credere in tempo di crisi» (EMP 2012). Ha ricevuto, nel marzo 2013, il Premio Euanghelion, un riconoscimento assegnato ai testimoni (in questo caso nel mondo dei mass media) della buona notizia.
Quarta di copertina
Padre Ugo Sartorio ha guidato per otto anni uno dei mensili italiani più diffusi, il mitico «Messaggero di sant’Antonio», e in questo libro ripercorre l'esperienza per lui più intensa e coinvolgente, ovvero il dialogo costante con i lettori.
Nell’ultimo anno le lettere, le telefonate e le email di contenuto sono state 86.553, per cui risulta che un abbonato su sei, negli ultimi dodici mesi, si è rivolto al direttore della rivista. Per domandare una preghiera, aprire il cuore e confidarsi, chiedere un parere su drammi, dilemmi e passaggi della vita, sia dal punto di vista umano che spirituale.
Questo libro raccoglie piccola parte di un intenso e fecondo dialogo che nel nome di sant’Antonio da sempre fiorisce all’ombra delle cupole della Basilica del Santo.
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