La mensa condivisa
Per umanizzare le nostre relazioni
Attraverso La mensa condivisa Gianni Cappelletto prende come criterio di lettura della vita e della storia umana il mangiare, e lo fa seguendo un percorso che si snoda tra le pagine dall’Antico e del Nuovo Testamento. La mensa condivisa si divide in tre parti: nella prima si enucleano i dati di base circa la modalità con cui – attraverso la metafora del cibo e del mangiare – si vivono le tre relazioni che qualificano la vita umana (con Dio, con l’altro/a, con il creato). Nella seconda parte di La mensa condivisa, idealmente seduti a mensa, si viene educati a uno stile di vita che armonizza le relazioni in atteggiamenti eucaristici, come vissuto e proposto da Gesù di Nazaret. Nella terza parte, infine, sempre partendo da suggestioni bibliche, l’autore suggerisce alcune modalità concrete per umanizzare la vita a partire dallo stare a mensa condividendo relazioni di gratuità.
"Se, pertanto, «tutto è in relazione» (LS 120), vale la pena che ogni credente faccia la propria parte
per assumere sempre più e meglio uno “stile eucaristico” cibandosi in modo sano e corretto alle varie
mense che hanno il loro punto di arrivo quando partecipa alla “mensa del Signore"".
Gianni Cappelletto