«La redenzione è gratuita»
Denaro, culto e corresponsabilità
La cronica questione del rapporto tra “denaro” e “culto”, non tramonta mai.
Il tema è stato richiamato da papa Francesco nell'omelia del 21 novembre 2014 in cui ricorda «l’importanza della gratuità dei servizi liturgici, contro certi “listini dei prezzi” delle messe e dei sacramenti esposti in alcune parrocchie».
Due studiosi, un docente di sociologia del consumo e un biblista e liturgista danno il loro contributo sul tema e provano a indicare una terza via tra denaro e sacro: ricuperare la componente relazionale del denaro, quel senso antropologico e simbolico che lo lega a un sano rapporto interpersonale, al dono e alla gratuità.
ITALO DE SANDRE è docente di sociologia del consumo e fondamenti della comunicazione all’Università di Padova.
RENATO DE ZAN, sacerdote della diocesi di Concordia-Pordenone, è docente ordinario di esegesi biblica e ermeneutica liturgica presso il Pontificio Istituto Liturgico di S. Anselmo (Roma), l’Istituto di Liturgia Pastorale S. Giustina (Padova), lo Studio Teologico del Seminario della sua diocesi e l’ISSR di Portogruaro (Ve). Ha pubblicato diversi libri tra i quali vanno ricordati: Isaia (capitoli 1-39). Introduzione e commento (Padova 2001), Isaia (capitoli 40-66). Introduzione e commento (Padova 2002), Il culto che Dio gradisce. Studio del «Trattato sulle offerte» di Sir(Gr) 34,21-35,20 (Roma 2011). Ha collaborato al Dizionario di Omiletica della LDC-Velar (1998) e a Dizionari S. Paolo. Liturgia (2001).
Quarta di copertina
La cronica questione del rapporto tra “denaro” e “culto”, non tramonta mai.
Il tema è stato richiamato da papa Francesco nell'omelia del 21 novembre 2014 in cui ricorda «l’importanza della gratuità dei servizi liturgici, contro certi “listini dei prezzi” delle messe e dei sacramenti esposti in alcune parrocchie».
Due studiosi, un docente di sociologia del consumo e un biblista e liturgista danno il loro contributo sul tema e provano a indicare una terza via tra denaro e sacro: ricuperare la componente relazionale del denaro, quel senso antropologico e simbolico che lo lega a un sano rapporto interpersonale, al dono e alla gratuità.
«La redenzione è gratuita»